Ieri ho aperto il bagagliaio. Tutti i miei trucchi, maschara, rossetti, ombretti, erano sparpagliati sul fondo, tra le catene per la neve, il parasole e i vetri rotti.
Ho pensato che il mio mondo interiore più frivolo e vanitoso era ancora lì, dovevo "solo" rimettere tutto a posto nella bustina che avevo chiuso male e che durante l'incidente è praticamente esplosa, lanciando pezzi da tutte le parti. Ho cercato di restare sulle cose pratiche, di non farmi prendere dai drammi, perchè non posso proprii permettermelo.
Sono incredibilmente uscita illesa da questo incidente. Tutta una serie pazzesca di fattori hanno impedito che io mi facessi davvero male. Sono uscita dall'abitacolo da sola, senza alcun osso rotto o ferita e non sono state coinvolte altre persone.
Quando mi sono trovata con i piedi per terra, i soccorritori, non uno escluso, mi rassicuravano e mi incoraggiavano: "ti è andata bene!", "sei stata fortunata!"... guardavano il contesto e lo pensavano davvero. L'auto si è fermata in piena carreggiata in un momento di grande traffico e nessuno mi è venuto addosso.
Quante volte si parla del valore della vita, della preziosità di un singolo istante, ma quante volte ti sembra di crederci e invece NON lo senti davvero, perché la vita ti è diventata pesante e lo sai solo tu quanto. Lo sai solo tu, che fai fatica, davvero, a farti carico di tutto ciò che ti viene chiesto.
E allora arrivi lì, alla TUA curva, dietro cui non vedi per tempo un pericolo mortale, perdi il controllo dell'auto e hai tutti quei lunghissimi istanti per capire che è finita...
Sai solo che non sei pronto. Vicino a te SENTI l'assenza di chi ami e che si allontana ancora di più, sai di non avere lasciato le cose a posto, "non eri" a posto e non stavi bene, quindi la vita che lasci è in sospeso, piena di rimpianti e qualche rimorso.
Ho pensato che non volevo morire, che non ero pronta e ho fatto quelle due o tre cose per favorire le mie probabilità di salvarmi. Mi sono irrigidita, stretta al volante resistendo agli urti e appena la macchina si è posata sul fianco, ho usato tutta la lucidità che avevo per scappare dall'abitacolo e non farmi investire.
Ora ho paura. Rivivo continuamente quell'istante e non riesco ad invitare nessuno a brindare con me di quanto sia stata fortunata e protetta da chissà quale forza/parente ormai nell'aldilà/religione.
Credo di essere in stato post-traumatico che arricchisce come stavo prima, già in difficoltà personale, di una nota accessa di depressione.
Con questo dunque mi sento di condividere con voi (tanti amici e amiche di lunga data, ma non solo) alcune riflessioni:
- La vita davvero è un attimo. Quando lo capiamo è SEMPRE troppo tardi. Lo stesso, non necessarimente riusciamo a vivere secondo gli spot del mulino bianco, per tante ragioni intime e fisiologiche e che nessuno dovrebbe giudicare. Dare valore a noi stessi e alle persone che amiamo, resta la lotta più importante e significativa, nel tempo concesso anche se non è per nulla facile.
- la depressione è una malattia. le forme lievi non vengono mai riconosciute, ma quasi sempre sottovalutate anche da chi le vive. Sentirsi in colpa, peggiora le cose. Se vi salvate da un incidente davvero brutto e non fate i salti di gioia, probabilmente state andando verso la depressione.
- NON immettetevi in autostrada quando PIOVE FORTE, e anzi, se proprio dovete, abbiate cura di andare davvero piano. Questo incidente è avvenuto non per colpa mia, ma per la presenza di un LAGO d'acqua presente in un avvallamento del manto stradale, dietro ad una curva. Non ho potuto fare niente se non aspettare che la macchina si fermasse dopo averne perso completamente il controllo.
E questo non dovrebbe succedere. Con quello che paghiamo di autostrade, non esiste che una persona entri in autostrada e si ammazzi per una cosa del genere.
Quindi per favore, denunciamo ogni rischio e troviamo il modo di responsabilizzare i gestori delle autostrade, che invece di rifare solo e continuamente la segnaletica, dovrebbero gestire il rischi reali come questo.
Allego nota che mi ha fatto sorridere: in macchina avevo due bottiglie di Nebbiolo. Non si sono rotte, se sono certa perchè le ho viste e altrimenti la macchina avrebbe avuto l'odore assurdo di una bettola degli anni 50.
Quando ho ritrovato la macchina dal carroattrezzi non mancava niente, tranne le due bottiglie di Nebbiolo: Salute a chi se le sta godendo!
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