"L'attesa e la tempesta"
E' notte e stride il filo spinato
le punte conficcate nella carne
stringe e dilania il peccato
il cuore è sordo e distante: è l'attesa.
Che giunga un nuovo tempo
di risa leggere, calore e di rose di maggio
prego che il fiume si accorga di me
sabbie mobili di tiepido coraggio.
Poi mi ridesto, mi risveglio.
Non aspetto più, che domani forse non ci sarò.
Lotto, resisto e combatto
non è più attesa, è riscatto.
E mi disseto delle mie tempeste.
Credits: Grazie a Alessandra Nemour di Lospazioideale per la sua illustrazione sentita e dedicata ❤